lug 09

Aversa: la città delle illegali strisce blu, oltre 10 affidi in proroga.

Aversa 09/07/2017

La sosta a pagamento nella città di Aversa era ed è gestita non rispettando le vigenti Leggi.

Senza dilungarmi troppo nei tecnicismi è bene fare un riepilogo delle illegalità riscontrate nella gestione della sosta a pagamento nella città di Aversa:

I) mancata riscossione di TOSAP e TARSU per le aree in gestione a partire dal 2001, un danno di milioni di euro che in buona parte andranno persi, visto che l’amministrazione neanche sapeva che chi gestiva le aree a pagamento dovesse pagare questi tributi, ed è stato solo che il Comitato strisce Blu ha denunciato il danno erariale alla magistratura contabile che l’amministrazione ha emesso i ruoli.

II) Gestione delle multe alquanto allegra, visto che si utilizzavano le famose penaline prima di emettere il verbale, penaline non previste dalla vigente normativa, fatto che ha portato i cittadini a vincere migliaia di ricorsi con un notevole danno economico per l’amministrazione.

III) Strisce blu disegnate senza rispettare le misure previste dal codice della strada, molto spesso a ridosso di incroci, rendendo pericolosa la circolazione.

 

IV) Verbali meccanizzati nulli perché emessi a seguito del mancato pagamento della penalina, che essendo illegale fa decadere qualsiasi atto successivo.

V) La società che attualmente gestisce per così dire le strisce blu sta operando in regime di proroga, per la precisione abbiamo superato le 10 proroghe, fatto non previsto dall’attuale normativa,m tant’è che il pagamento del grattino sembra più una elemosina che non un obbligo, visto che non hanno nessun potere di sanzionare chi il grattino non lo acquista.

 

VI) I ticket di pagamento vengono acquistati direttamente dalla società che sta gestendo le arre a pagamento, senza nessun controllo da parte dell’amministrazione.

Insomma siamo alla terza amministrazione che non riesce a mettere sul binario della legalità il servizio di sosta a pagamento, in parte il problema è dovuto alla vigente normativa, infatti fino a quando la società che dovesse prendere in gestione le arre a pagamento sarà obbligata a versare TOSAP e TARSU, questo renderà poco conveniente l’affare e molti non partecipano al bando di gara.

 

Giuseppe Oliva

 

ott 30

Napoli: trasporto pubblico inesistente.

Napoli 30/10/2016

Quello che oggi voglio raccontare è il pietoso stato del trasporto pubblico in Campania ed in particolare a Napoli.

Stamattina approfittando della bella giornata volevo portare la famiglia a Napoli, approfittando nel migliore street food del mondo e per visitare alcune delle più belle stazione della metropolitana del mondo, per evitare di accentuare il già caotico traffico cittadino avevo deciso di parcheggiare l’auto ad una stazione periferica della metropolitana, più precisamente quella del frullone, purtroppo è qui che comincia la mia disavventura.

stazione-frullone

 

Una volta entrati nella stazione volevamo acquistare 5 biglietti per una cosa singola per raggiungere via Toledo, ma il primo problema è che nei giorni festivi la biglietteria è chiusa, ci viene indicata una macchinetta automatica per i biglietti, purtroppo la stessa non solo non da resto ed emette solo biglietti da 90 minuti che costano € 1,50 al posto di quelli da € 1,00 per la corsa singola, ma non accetta le monete da € 2,00 e nessuna carta di credito, al che dopo reclamato in maniera animata con un controllore sono andato via e mi sono diretto verso il Vomero nella speranza di trovare un posto per l’auto e prendere la metropolitana in piazza Medaglie d’Oro, purtroppo dopo aver girato per oltre un’ora mi sono arreso.

Comunque ero deciso di portare la famiglia a provare lo street food migliore del mondo non mi sono arreso e mi sono spostato sempre con l’auto nella zona di Santa Lucia dove sicuramente avrei trovato posto in uno dei tanti parcheggi a pagamento, infatti dopo altri 40 minuti in auto ho raggiunto un parcheggio a pagamento nella zona di Santa Lucia che mi è costato € 9,00 per 3 ore di sosta, premetto che con la metropolitana partendo dal frullone tra biglietti e parcheggio avrei pagato € 10,00, ma avrei evitato 2 ore di traffico in auto e contribuito a non inquinare ed aumentare il traffico di Napoli.

Avendo avuto la fortuna di viaggiare un poco in Europa fare paragoni con altre importanti capitali del turismo mondiale viene spontaneo, e devi per forza notare come a Parigi puoi fare i biglietti della metropolitana pagando sia con moneta che con carta di credito, oppure a Stoccolma prendere l’ascensore Katarina costruito nel 1881 e notare che il pagamento si può effettuare anche con la carta di credito, mentre a napoli all’aeroporto di Capodichino con la carta di credito non puoi pagare neanche il parcheggio a lunga sosta.

ascensore-katarinaAscensore Katarina a Stoccolma.

 

Non voglio entrare nel merito del trasporto pubblico su gomma, visto che i mezzi sono talmente vecchi da non poter essere neanche considerati adatti al trasporto di esseri umani.

Un caso a parte è il trasporto pubblico su rotaia che porta in costiera, parlo cella tristemente famosa circumvesuviana, ebbene i treni sono fatiscenti con evidenti toppe sui tetti che comunque non fermano le infiltrazioni di acqua quando piove, inoltre sono sporchi al limite di una infezione oltre ad essere insufficienti per i pendolari e turisti, anche qui il paragone con Parigi viene spontaneo, infatti li esiste un moderno treno a lievitazione magnetica e senza conducente che ti trasporta dall’aeroporto di Orly fino al centro di Parigi.

treno-a-lievitazione-magnetica

 

 

 

Treno a lievitazione magnetica che fa la spola tra l’aeroporto di Orly e Parigi.

 

Eppure Napoli anche oggi era piena di turisti e cittadini che approfittando della bellissima giornata hanno affollato i tantissimi locali e piazze, mi chiedo per quanto tempo ancora dovremo sopportare la mortificazione di avere un trasporto pubblico così scadente?

Ma la nostra classe politica si rende conto che le bellezze della Campania con le sue meravigliose isole, le costiere sorrentina e amalfitana, scavi archeologici e monumenti tra i più belli del mondo, una cucina sopraffina per tutti i gusti e tasche, un sottosuolo che a Napoli permette di fare un salto nel passato, tra anfiteatri romani e rifugi della guerra potrebbe vivere di turismo?

penso che tutti debbano fare la propria parte a cominciare dai cittadini, che devono avere maggiore rispetto per la propria terra contribuendo a mantenerla pulita e ospitale, ma la politica deve assumersi la responsabilità di investire in questi settori indispensabili per lo sviluppo turistico/economico della campania e non solo.

Faccio un appello al Sindaco De Magistris e al Governatore De Luca per chiedere dei seri investimenti nel settore del trasporto pubblico, sia per agevolare i residenti che vogliono spostarsi senza dover usare l’auto privata sia per agevolare i turisti che sempre più numerosi affollano la nostra regione.

 

Giuseppe Oliva

 

 

 

ott 17

Aversa, sversa rifiuti in via Cirillo, ma le telecamere dove sono?

Troppo spesso ci stiamo occupando degli sversamenti di rifiuti in pieno centro ad Aversa, questa pratica è figlia dell’ignoranza e dei mancati controlli dell’amministrazione.

Sono molti i punti dove sistematicamente vengono sversati rifiuti speciali e fuori orario e dove basterebbe veramente poco per risolvere il problema, ma sembra che da 20 anni le amministrazioni che si sono succedute sono a corto di idee.

Spesso si tratta di rifiuti provenienti dai tanti locali siti nel centro di città, i posti sono i soliti come via Cirillo e piazza Marconi, quì si sversa a tutte le ore e di tutto.
Quello che abbiamo notato e che spesso non sono i titolari dei locali a sversare, ma piuttosto incaricano qualche poveraccio che in cambio di qualche euro raccoglie lattine di olio o bottiglie e li sversano dove non dovrebbero.

Eppure esiste un’isola ecologica dove portare le lattine vuote o le bottiglie di vetro, possibile che questi pseudo imprenditori preferiscono pagare la TARSU per questi servizi ma poi inquinano il centro storico dove lavorano.

In questo caso la SENESI che si occupa della raccolta dei rifiuti può solo fare delle raccolte straordinarie che purtroppo sottraggono tempo e risorse per tenere la città pulita anche nelle altre zone.

Intanto in città si installano tante nuove telecamere, per sorvegliare cosa non si capisce visto che fino ad oggi tutte quelle installate non sono mai state utili o spesso non funzionavano, possibile che mancano pochi euro per installare una telecamera in questi punti e multare i responsabili?

Speriamo che la prossima amministrazione abbia più attenzione a questi problemi e soprattutto che i ristoratori che lavorano in città si facciano carico di un corretto smaltimento dei rifiuti.

Giuseppe Oliva

mag 10

Aversa:scandalo standard comunali tra immobilismo e incapacità dell’amministrazione.

Aversa 09/05/2015

Lo scandalo degli standard comunali occupati abusivamente è un problema vecchio di 30 anni e il Comitato Strisce Blu lo aveva denunciato più volte, ma l’amministrazione ha sempre fatto finta di non sentire.

Eppure il problema lo conoscevano sin dal 2003, ed è lo stesso ex Sindaco Ciaramella a dichiararlo in una sua intervista subito dopo la conferenza stampa della finanza, ed è lo stesso Dott.re Ciaramella a confermare che la commissione aveva anche varato il regolamento che andava solo approvato in consiglio comunale, ma allora perché non è stato fatto?
Perché non si è difeso un pezzo della città da chi se ne stava appropriando per usucapione?
Ma ancor più assurdo è che sia stata data una licenza edilizia su quel terreno.

Dalle indagini è emerso che il 73% degli standard comunali è occupato indebitamente, il Comitato Strisce Blu nell’ottica di contribuire a far luce sull’argomento e portare a conoscenza i cittadini e chi si sta occupando delle indagini ha fatto delle ricerche su alcuni standard comunali che attualmente risultano occupati o inglobati nei condomini che li avevano ceduti a suo tempo, le sorprese non sono mancate.
N.B. i dati sono stati attinti dalla banca dati del catasto, quindi eventuali errori non dipendono da noi, ma la segnalazione può servire a far luce su eventuali abusi.
Ve ne elenchiamo alcuni:
Via Michelangelo angolo via Plauto:

Dalla planimetria si evince chiaramente la zona delimitata in verde e con codice identificativo 45.7 sia standard comunale, ma dalla foto satellitare si vede chiaramente che una parte di questo spazio sia stato inglobato dal condominio che lo ha adibito a parcheggio.

 

 

 

Via De Filippo più conosciuta come dietro la Telecom:
VIA DE FILIPPPO DIETROI LA TELECOM

Anche quì si vede che lo spazio delimitato in verde con codice identificativo 37.5 e 37.3 dovrebbe essere uno standard comunale ma stranamente ci sono due palazzi, ovviamente i dati sono stati estrapolati dalla banca dati del catasto che potrebbe riportare errori o non essere aggiornata.

La finanza su ordine della Corte dei Conti ha verificato solo gli standard comunali, il Comitato Strisce Blu vuole invece denunciare un ulteriore spreco di suolo pubblico che si protrae da oltre 10 anni, stiamo parlando del terreno comunale sito in via de Eduardo de Filippo angolo via Luigi Pirandello, ceduto alla chiesa Cristiano Evangelina Nuova Pentecoste da oltre un decennio, ma che da anni è stato abbandonato dalla stessa perché si sono trasferiti in altra sede.

 

 

 

 

 

Lo stato di abbandono è evidente dell’intera struttura è evidente è non si capisce il motivo per il quale l’ex amministrazione non ha mai chiesto la liberazione dell’area, forse anche quì corriamo il rischio di farci sottrarre per sempre l’area per usucapione.

 

Questa è un’area che poteva essere attrezzata per attività sportiva o verde pubblico, invece l’immobilismo e forse anche molta incapacità nel gestire la cosa pubblica l’ha resa un ricettacolo di rifiuti, purtroppo quello dello spreco di risorse pubbliche è un cancro da estirpare insieme ai politici che ne hanno contribuito alla diffusione, omettendo controlli che erano alla base della tutela di un patrimonio della collettività.

 

L’ex Sindaco ha dichiarato che aveva altri problemi da affrontare, eppure la sua amministrazione ha avuto ben 10 anni per trattare l’argomento e far rispettare la Legge quindi il suo tentativo di difesa appare più un arrampicarsi sugli specchi.

Il Comitato Strisce Blu nell’ottica di una fattiva collaborazione con gli inquirenti e la Corte dei Conti ha provveduto ad inoltrare questi ed altri documenti per aiutare la magistratura ad individuare anche aree che forse neanche l’amministrazione conosce.

Giuseppe Oliva

mag 03

Aversa: via Cilea diserbante al posto della falciatura, sarà normale?

Aversa 02/05/2015

Il Comitato Strisce Blu il giorno 11/04/2015 segnalò con alcune foto postate su FB lo stato dell’erba intorno agli alberi di via Cilea, sperando in un rapido intervento dell’amministrazione.
Ecco come si presentavano le aiuole intorno agli alberi l’11/04/2015:

Ed ecco come sono ridotte oggi dopo l’uso del diserbante:

 

L’intervento c’è stato ed anche fulminante a giudicare dal metodo usato per eliminare le erbacce, infatti dal video girato oggi dopo la segnalazione dei residenti di via Cilea si nota come sia stato usato un diserbante chimico al posto della normale falciatura, questo metodo potrebbe portare alla morte anche degli alberi.
Il Comitato Strisce Blu e i residenti di via Cilea chiedono un immediato intervento per verificare se il metodo usato per eliminare le erbacce sia approvato dalla vigente normativa e se gli alberi non corrono pericoli.

Giuseppe Oliva

nov 01

La Cassazione conferma le irregolarità delle multe elevate dagli ausiliari del Comune di Aversa.

Aversa 01/11/2014

Anche la Cassazione conferma l’irregolarità delle sanzioni elevate nelle strisce blu dagli ausiliari del comune di Aversa.

La recente sentenza 22867/14 della Cassazione ha dato ragione all’Avv.to Russillo Felicetto, buonanima, in merito ad alcune multe elevate dagli ausiliari del traffico del Comune di Aversa, il Comitato Strisce Blu ha sempre contestato sia all’ex amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella che alla nuova Guidata dal sindaco Sagliocco, la gestione a dir poco approssimativa e in difformità con il vigente Codice della Strada.

L’assurdità della vicenda è che l’amministrazione nonostante perdesse in primo grado tantissimi ricorsi presentati dall’avv.to Russillo, ha continuato ad opporsi in appello facendo spendere soldi inutili ai cittadini, tant’è che anche la Cassazione ha confermato le irregolarità nella gestione delle multe elevate dagli ausiliari.

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza all’amministrazione di verificare eventuali responsabilità dei dirigenti in merito agli inutili costi sostenuti per difendersi in giudizi sempre sfavorevoli.

Le irregolarità riscontrate sono tantissime, si va dal mancato incasso da parte dell’amministrazione dei ruoli di TOSAP e TARSU fin dal 2001, anno della prima istituzione delle strisce blu, mancanza che ha fatto perdere milioni di euro al Comune e che il Comitato Strisce Blu ha prontamente denunciato e per il quale c’è in atto un contenzioso che l’amministrazione sta vincendo nei vari gradi di giudizio, alle irregolari penaline elevate dagli ausiliari e successivamente trasformate in sanzioni al Codice della Strada in difformità a quanto previsto dell’art. 200/201 dello stesso Codice.

Insomma una gestione che getta tante ombre sulla capacità dei dirigenti preposti e che sta costando moltissimo in termini economici alle già vuote casse comunali.

Il Comitato Strisce Blu chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per realizzare un piano traffico e parcheggi che possa migliorare la vivibilità e mettere fine ai migliaia di contenziosi che si vanno a creare.

Giuseppe Oliva

ott 19

La nuova pista ciclabile di Aversa sarà a norma?

Aversa 19/10/2014

La mobilità sostenibile passa anche attraverso progetti per la realizzazione di percorsi ciclabili, spesso però capita che questi progetti servono solo a sperperare i soldi pubblici visto che la realizzazione delle piste ciclabili risulta spesso difforme da quanto previsto dal D.M. n° 557 del 30 novembre 1999.

Questo decreto detta le regole per la corretta realizzazione delle piste ciclabili, purtroppo quella in fase di realizzazione ad Aversa in via Vito di Jasi non sembra rispettare nessun parametro previsto per la sicurezza dei ciclisti e pedoni.

Questa è la nuova pista ciclabile di Aversa.

Questa invece è come dovrebbe essere.

 Servizio video girato il 24/09/2014

Il primo dato che salta all’occhio è la dimensione di circa 1,40 metri al posto dei 2,50 previsti dall’art. 7 del D.M. 557.

Secondo la sua collocazione è difforme da quanto previsto dall’art. 6 del D.M. 557, lo stesso prevede che quando la pista ciclabile è realizzata sul marciapiede la stessa deve essere posizionata sul lato adiacente alla carreggiata stradale.
Terza difformità è data dal fondo che deve essere in asfalto il più livellato possibile e mai di piastrelle che creano vibrazioni al ciclista.
Quarta e non di poco conto e la scelta di posizionare la pista ciclabile sul lato destro che va verso l’arco dell’Annunziata, lato che conta decine e decine di traverse al alta densità di traffico oltre a ingressi pedonali e auto di abitazioni private, praticamente un ciclista dovrebbe fermarsi ogni 5/6 metri per non incorrere in incidenti.

Inoltre sempre nel D.M. 557 ci sono indicazioni su dove e quanti stazionamenti per le biciclette ci devono essere, addirittura è prevista una fontanina ogni 5 Km di percorso, oltre ad una corretta segnaletica e specifica illuminazione.

Insomma sembra proprio che al comune ci siano persone che non abbiano l’adeguata competenza per seguire questi progetti.

Noi del Comitato Strisce Blu in collaborazione con le associazioni Familiari e Vittime della Strada e Mamme Coraggio siamo da sempre attenti alla sicurezza stradale e pronti a denunciare queste realizzazioni non a norma e che possono creare altre tragedie.

Provvederemo a denunciare queste irregolarità alle autorità competenti sperando in una immediata correzione delle difformità.

Giuseppe Oliva

mag 25

Aversa: una serata tra degrado, vandali e sesso tra la gente.

Aversa 25/05/2014

Voglio raccontarvi una serata classica in giro per la città di Aversa, la mia città, quella che è stata totalmente abbandonata a se stessa, dove si vive giorno per giorno senza regole.

Ore 20:30 Prima tappa è il parcheggio del parco Pozzi, dove oltre ad un fondo stradale che è peggio di una mulattiera trovo 2 parcheggiatori abusivi stranieri che hanno tentato di estorcermi del denaro in cambio della tranquillità della macchina, il tutto a pochi metri dai vigili che preferiscono fare la guardia alla transenna che delimita l’inizio dell’isola pedonale di via Roma.

Ore 20:40 Seconda tappa piazza Vitt. Emanuele per una pizza dalla storica pizzeria Vitale, quello che trovo è una situazione di caos totale, dove centinaia di ragazzi più o meno adolescenti si divertono a gettare rifiuti nella fontana, mentre un’altro gruppo ha trasformato l’altra metà della piazza in un campo di calcio, creando non pochi problemi a chi vuole attraversare la piazza, il tutto sotto le costosissime telecamere che non funzionano.

Ore 22:45 Decido di percorrere a piedi via Roma in direzione parco Argo per prendere un gelato con la famiglia, è difficile anche spiegare cosa si prova a dover evitare da un lato le buche e i dissesti stradali mentre dall’altro bisogna evitare i centauri senza casco che sfrecciano anche sui marciapiedi, arrivo finalmente nel parco Argo è trovo una situazione ancora più folle, dove centinaia e centinai di moto e auto girano senza una meta mettendo in pericolo anche i pedoni sui marciapied, marciapiedi che oltre ad essere lerci, sono anche pieni di rifiuti differenziati come il vetro che non vengono prelevati da mesi.

Ore 00:00 Ritorno al parcheggio del parco Pozzi e i parcheggiatori abusivi sono sempre li a spillare denaro agli automobilisti, ma in più c’è anche ci ha deciso di sfogare i bollenti spiriti direttamente in auto e tra le famiglie con bambini che prendono l’auto per fare ritorno a casa.

Una situazione simile forse la si poteva trovare nel Bronks nei tempi peggiori, è stato un duro colpo vedere la vivibilità della città buttata nella spazzatura, mi è sembrato di vivere in un incubo, per fortuna sono riuscito a fare ritorno a casa sano e salvo.

Ci tenevo a denunciare il degrado nel quale l città è caduta, siamo messi peggio della passata amministrazione.

Giuseppe Oliva

apr 28

Milano: strisce blu a metà sui marciapiedi, riscritto il Codice della Strada.

Milano 28/04/2012

Anche Milano reinventa il Codice della Strada pur di incamerare soldi.

Il Codice della Strada detta chiaramente i luoghi idonei alla realizzazione dei parcheggi a pagamento, purtroppo ogni comune pur di non rinunciare a questa fondamentale fonte economica che insieme agli introiti delle multe è da diversi anni il salvagente dei bilanci delle amministrazioni in difficoltà e ormai i comuni sono disposti a stracciare qualsiasi regolamento o Legge pur di non rinunciare al vile denaro.

Milano non è esente da queste porcate, infatti in molte strade il comune ha legalizzato la sosta sul marciapiede, facendo diventare “legale” quello che è il divieto di sosta con rimozione, addirittura hanno predisponendo anche dei saliscendi in asfalto per favorire la salita su quello che dovrebbe essere uno spazio destinato ai pedoni, una cosa che in altri paese avrebbe prodotto sicuramente qualche arresto tra chi ha firmato un simile provvedimento, ma quì siamo in Italia gli interessi economici vengono prima della Legge.

Ma il Comune di Milano ha pensato bene di trattare tutti alla stessa maniera, infatti anche i posti per i diversamente abili sono stati realizzati sul marciapiede, costringendo i disabili a bizzarre manovre per parcheggiare e scendere dal veicolo, ma non è finita quì l’odissea, infatti se il disabile in carrozzella riesce a parcheggiare dovrà vedersela con il solito motorino parcheggiato in divieto di sosta proprio sul marciapiede destinato al transito pedonale.


Questo scellerato provvedimento restringe notevolmente i marciapiedi, al punto che anche un disabile che si incrocia con un mamma con il carrozzino avrebbe difficoltà a passare, eppure volendo si potevano ridurre i marciapiedi da entrambi i lati della strada, fermo restando le dimensioni minime previste dalla Legge e permettendo la sosta a spina di pesce con un adeguato spazio per i pedoni.

Esempio a norma di Legge di un parcheggio a spina di pesce:

Il Comitato Strisce Blu chiede con forza di rivedere questo provvedimento che oltre ad essere illegale ci rende ridicoli agli occhi dell’Europa dove viabilità e parcheggi sono studiati con cura e rispetto della Legge.

Giuseppe Oliva

mar 12

Aversa: cartelli pubblicitari con loghi del Comune, saranno stati autorizzati?

Aversa 12/03/2014

Da un po’ di tempo in città sono apparsi questi cartelli pubblicitari con in alto i loghi del Comune di Aversa e vari numeri utili ai cittadini, gli stessi si trovano sia davanti al poliambulatorio in via S. di Giacomo che sulla variante all’incrocio con via Diaz.

Ad un primo impatto sembravano essere stati installati dall’amministrazione, visto che per un certo periodo riportavano solo il cartello superiore con il logo del Comune e i numeri di telefono, anche il colore grigio abbastanza anonimo ha fatto pensare ad una installazione comunale, solo in un secondo tempo sono apparsi i cartelli con la pubblicità di ditte private fugando ogni dubbio che l’installazione è stata fatta da una ditta privata.

Visto che per l’uso dei loghi e il relativo uso del suolo pubblico l’amministrazione deve concedere una apposita autorizzazione e che la stessa non è stata rinvenuta all’albo pretorio, chiediamo all’amministrazione di controllare l’effettiva regolarità di queste installazioni e soprattutto se per le stesse viene versato il relativo canone.

Giuseppe Oliva

feb 17

Aversa: via Roma violentata con un manto di asfalto.

Aversa 17/02/2014

Era nell’aria già da un po’ di tempo ed ecco che stamattina contro ogni logica si sta procedendo a tappare gli enormi avvallamenti presenti su tutto il tratto di via Roma con del lurido asfalto a freddo.

asfalto in via roma ad aversa

asfalto in via roma ad aversa

Eppure questa scellerata ipotesi era stata scartata da Elia Barbato, assessore ai lavori pubblici che in una nota minacciava addirittura le dimissioni in caso si fosse preferito l’asfalto al posto dei san pietrini.

ELIA BARBATO MINACCIA LE DIMISSSIONI IN CASO DI ASFALTO IN VIA ROMACattura

 

Ora ci chiediamo quale decisione verrà presa dall’assessore ai lavori pubblici, si dimetterà come annunciato oppure come è consuetudine rimarrà al suo posto?

 

Giuseppe Oliva

 

gen 13

Aversa: tombino killer in via Diaz 52, da 2 anni si aspetta la riparazione.

Aversa 13/01/2014

La Cassazione stabilisce chiaramente la responsabilità anche penale per danni da insidie e trabocchetti e il tombino sito in via Diaz 52 è il classico esempio che farà rimettere al Comune un pò di soldi pubblici per danni a cose e persone.

Sono 2 anni che questo tombino toglie il sonno e la salute ai residenti della zona in quanto il dondolio provocato dalle auto che lo attraversano procura un forte tonfo che toglie il sonno durante la notte e fa venire il mal di testa di giorno.

La proprietà e la responsabilità della riparazione pare sia di TELECOM in quanto sul tombino c’è il loro simbolo, ma non è chiaro perchè il Comune sia intervenuto diverse volte con risultati a dir poco ridicoli

L’ultimo intervento risale a 4 giorni fa quando una squadra del Comune coadiuvati dai vigili urbani ha sistemato alcune zeppe di legno nel tentativo di bloccarne il movimento, intervento inutile visto il peso dei veicoli in transito e la situazione ad oggi risulta veramente al collasso.

Il Comitato Strisce Blu chiede all’amministrazione un immediato e risolutivo intervento prima che qualcuno si possa far male seriamente.

Giuseppe Oliva

nov 04

Aversa: terrore in piazza Mazzini tra cani, prostituzione e mancanza di illuminazione pubblica.

Aversa 04/11/2013

Ancora un guasto all’illuminazione pubblica di piazza Mazzini.

Piazza Mazzini è la porta di ingresso alla città per chi arriva con il treno ed è sede del monumento a Cimarosa e di un info point installato pagato e mai messo in funzione da ormai 3 anni.

Purtroppo questa piazza sembra essere stata dimenticata sia dall’ex amministrazione che dalla nuova, che in campagna elettorale ha annunciato i controlli sulla prostituzione ormai sempre più presente in zona ma mai si è vista un’azione concreta e soprattutto continuativa.

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Questa piazza è da sempre attanagliata da mille problemi, traffico sempre molto sostenuto, prostituzione nelle ore serali, spaccio di sostanze stupefacenti, delinquenza, cani randagi che minacciano l’incolumità dei cittadini ed ora si aggiunge anche l’ennesimo guasto all’illuminazione pubblica.

Sembra che i vigili si vedevano solo quando c’erano da rimuovere le auto con il carro attrezzi della Smart Project e da quando la stessa non ha più l’appalto per la rimozione delle auto di vigili in zona se ne sono visti veramente pochi.

Illuminazione che mai ha funzionato al 100% e sono continue le segnalazioni di lampadine che si bruciano anche a distanza di poco tempo dalla loro sostituzione, segno evidente che esiste qualche problema cronico che va risolto alla radice.

Il Comitato Strisce Blu chiede un immediato intervento dell’amministrazione per risolvere i problemi di piazza Mazzini.

Giuseppe Oliva

set 10

Forte temporale si abbatte su Aversa, la città finisce sott’acqua.

Aversa 10/09/2013 23:15

TOMBINO SALTATO

Ancora una volta sono bastati appena 10 minuti di pioggia intensa per trasformare la città di Aversa in un lago.

Questo video è stato girato alle ora 23:15 del 10/09/2013 e mostra chiaramente il lago che si crea all’incrocio tra viale Europa e via S. Di Giacomo, punto critico che sistematicamente crea non pochi problemi alla viabilità.

Forse una migliore e preventiva manutenzione al sistema fognario avrebbe potuto alleviare il problema.

Giuseppe Oliva

set 09

Strisce blu, grazie alle denunce del Comitato Strisce Blu la Smart Project è stata condannata a pagare la TARSU e la TOSAP.

Aversa 08/09/2013

Finalmente il tribunale condanna definitivamente la Smart Project a pagare la TARSU e la TOSAP per gli anni che ha gestito le strisce blu ad Aversa, il merito di questa importante vittoria è tutta del Comitato Strisce Blu, visto che grazie a noi se il Comune di Aversa è stato costretto ad emettere i ruoli di TARSU e TOSAP a carico delle società che hanno gestito le strisce blu sin dal 2001.

E’ stato il Comitato Strisce Blu nel 2010 a scoprire che l’amministrazione comunale non aveva mai emesso i ruoli per riscuotere questi tributi, una mancanza che denota una grande impreparazione nel gestire la cosa pubblica e che ha creato un danno economico di molti milioni di euro, una parte dei quali non potranno più essere recuperati visto che la prescrizione è di appena 5 anni, quindi sono definitivamente persi gli incassi dal 2001 al 2005.

Questa è la richiesta inviata all’ex Sindaco Ciaramella il 12/07/2010 nella quale il Comitato Strisce Blu chiese l’applicazione di TARSU e TOSAP alle società che gestivano le strisce blu.

E’ questa è la risposta che ricevemmo dall’ex Sindaco, anche se nella stessa c’è un piccolo errore in quanto nella stessa si legge che gli uffici competenti avevano già da tempo avviate le procedure per la riscossione, fatto non vero in visto che dalla documentazione acquisita dagli uffici competenti non risultano emessi i ruoli a carico della Icaro dal 2001 al 2005 e il ruolo emesso solo nel 2010 comprendeva 5 anni di arretrati, confermando che l’amministrazione si è precipitata ad emettere i ruoli solo dopo la nostra richiesta.

Il Comitato Strisce Blu era sicuro che il Comune avrebbe avuto vittoria facile, quello che ci dispiace è che sia l’ex amministrazione che la nuova non hanno mai menzionato nei comunicati stampa riferiti a questa vicenda i meriti che ci siamo conquistati, dimostrando sempre una professionalità e preparazione nettamente superiore a molti dirigenti comunali.

Per questo rivendichiamo tutti i meriti di questa importante vittoria, che non solo porterà un pò di soldi nelle povere casse comunali, ma ha anche portato ad avere una minore pressione sulla strisce blu, consentendo agli automobilisti un minore costo del parcheggio oltre che una maggiore tolleranza.

Ovviamente la battaglia non è finita, visto che si attende da anni una messa a norma della gestione, oltre che una revisione totale del piano parcheggi che tenga in considerazione gli obblighi derivanti dalla delibera 157 del 2009 che rese l’intero territorio comunale Z.P.R.U., visto che dal 2009 l’unica cosa che è stata fatta è l’installazione di 4 cartelli in alcune strade di accesso alla città che indicano la rilevanza urbanistica dell’area.

Giuseppe Oliva