ott 02

Incassi delle multe divisi con i privati. La denuncia del Comitato Strisce Blu.

Ugento 01/10/2012

 

“Gli incassi delle multe, nel Comune di Ugento, vengono utilizzati in maniera illegittima”. A dirlo è il responsabile del Comitato Strisce Blu della Puglia Roberto Spennato, il quale, con una denuncia al Comando dei carabinieri di Ugento e al Ministero dei Trasporti, spiega i motivi della sua iniziativa. “Da 10 anni – ha spiegato Spennato -, il Comune di Ugento, attraverso gli ausiliari del traffico, sanziona gli automobilisti. I proventi delle sanzioni dovrebbero poi essere distribuiti tra Stato e Comune. Gli introiti derivanti dalle infrazioni nelle zone di sosta a pagamento dovrebbero poi essere reinvestite nel rifacimento delle strade. L’amministrazione di Ugento, invece, ha un accordo con la ditta privata Park Signal srl – che gestisce le aree di sosta -, la quale percepisce il 35% più IVA degli incassi”.
Il responsabile del Comitato Strisce Blu si appella all’articolo 208 del Codice della Strada, che parla del reinvestimento dei proventi delle multe.
Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, miglioramento della sicurezza stradale, interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade. Queste le finalità dettate dalla legge. Secondo Spennato, invece, si tratterebbe di appropriazione indebita della percentuale. “La ditta percepisce già il suo compenso in percentuale sull’incasso dei parcometri. Le multe non si dovrebbero toccare: una parte va allo Stato e l’altra al Comune, che le deve debitamente reinvestire”.
“Il Comune di Ugento – si legge, infine, nella denuncia – ha deliberato e stipulato con contratto, di riconoscere per il servizio delle funzioni di accertamento delle violazioni sulla sosta, alla concessionaria attuale ditta Park Signal srl da Galatone, un importo parametrizzato al 35% + IVA , delle sanzioni correttamente emesse dai propri ausiliari della sosta, contravvenendo all’art.208 del CDS. Questa violazione all’art.208 ha permesso, sin dal 2003, data di istituzione delle strisce blu ad Ugento, la sottrazione di risorse dalle casse comunali con conseguente danno erariale nonché danno ai cittadini”.
Il Comitato Strisce Blu rimane in attesa di un intervento da parte delle autorità.

 
nov 11

Percentuali sulle multe? Gara Nulla !!!

ago 09

Aversa: nonostante l’interdittiva antimafia il Sindaco Ciaramella da una proroga a tempo indeterminato alla società di gestione.

Aversa 09/08/2011

Il Sindaco Ciaramella nel 2008 ha firmato il Protocollo di legalità, lo scopo del protocollo era di tenere lontano dagli appalti pubblici eventuali infiltrazioni camorristiche, un fine sicuramente meritevole che purtroppo è stato completamente disatteso.

Infatti quando si è trattato di dare seguito a quella promessa dopo l’interdittiva antimafia a carico della società che gestisce la sosta a pagamento, il Sindaco si è superato autorizando la stessa a lavorare fino a quando non ci sarà un nuovo soggetto.

Le motivazioni che hano portato a questa decisione sono elencate nella delibera n.331 del 28/07/2011 e più che motivazioni sembra scuse per permettere a chi è stato destinatario dell’interdittiva antimafia di continuare a mungere i cittadini.

Tra le “scuse” alle quali si è appellata l’amministrazione, ci sarebbe  la possibilità che si formi un mega ingorgo a causa della sosta selvaggia, una motivazione che appare quanto mai fantasiosa e priva di fondamento, piuttosto nella delibera non si parla per nulla del destino degli ausiliari del traffico, giusto il contrario di quanto invece affermato dal Sindaco a mezzo stampa.

Quello che sta succedendo ad Aversa non ha nessun fondamento legale, il tutto avviene grazie alla distrazione sia della Procura di S.M. Capua Vetere che della Prefettura di Caserta, dove da anni giacciono sulle scrivanie le denunce del Comitato Strisce Blu.

Ma forse il vero motivo che ha spinto l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella a firmare una delibera illegale e viziata da eccesso di potere è da ricercare negli introiti della sosta a pagamento, che se elimitati dal bilancio di previsione che è ancora da approvare, avrebbe fatto cadere l’amministrazione.

 

In effetti passando in autogestione il Comune di Aversa avrebbe dovuto eliminare dal bilancio almeno € 2.325.000 che derivano dalla gestione annuale della sosta a pagamento, divisi in € 285.00o per il fitto delle aree in concessione, poi ci sono le provvigioni sugli incassi che ammontanto a circa € 360.000 l’anno, ma la cifra più grande forse riguarda l’introito dei verbali, che vista la media di 3/4 mila verbali al mese che stanno elevando, ammonterebbe a €  1.680.000.

Il Comitato Strisce Blu continuerà fino alla fine a denunciare quello che di illegale accade ad Aversa, sperando che la giustizia faccia il suo corso in maniera più rapida di come è avvenuto fino ad ora.

 

Giuseppe Oliva

 

 

 

ago 02

Aversa: fotocopie stampate da un computer al posto dei verbali in firma autografa come prevede l’art. 200/201 del C.d.S..

Aversa 02/08/2011

 

 

 

La legge Bassanini n. 59/97 all’art. 15 prevede la firma in originale di tutti gli atti della P.A. che debbono essere motivati, (come i verbali di accertamento di violazioni al C.d.S.), ed ha sancito il principio per cui è inesistente giuridicamente il verbale notificato il assenza di sottoscrizione autentica da parte di colui che lo ha redatto.

In virtù di questa legge e delle sentenza della Cassazione n. 1923/99, 4567/99, 6065/05, 21045/06 e 22088/07, nonchè una circolare del Ministero dell’Interno del 25/08/2000 che i cittadini hanno fatto richiesta al comando di polizia municipale di una copia con firma autografa del verbale che hanno ricevuto per posta.

Dopo mesi e svariate denunce per omissione d’atti d’ufficio, l’ufficio verbali di Aversa ha cominciato a rilasciare dei fogli stampati con un computer e senza nessuna firma autografa, cercando di spacciare questi documenti per verbali conformi all’art. 200/201 del Codice della Strada.

Questo è l’ennesimo tentativo di prendere in giro i cittadini, questi fogli vengono fuori da un files fornito dalla società privata di gestione e viene manipolato da personale che non ha nessuna qualifica di pubblico ufficiale, inoltre il sistema utilizzato non ha nessuna certificazione ministeriale.

Insomma è l’ennesima prova dell’incompetenza di questa amministrazione, che in tutti i modi tenta di agirare le norme vigenti, inventandosi provvedimenti che non hanno nessun riferimento normativo.

Il Comitato strisce blu si è già atttivato presso gli organi competenti per denunciare questa ennesima irregolarità.

Giuseppe Oliva

giu 18

Tarsu a chi gestisce le strisce blu, lo dice la Cassazione

VENERDÌ 17 GIUGNO 2011 17:29

Lecce – Alle società che gestiscono i parcheggi a pagamento deve essere imposta la Tarsu. E’ questo il contenuto della richiesta avanzata dagli esponenti del comitato ‘Strisce Blu’.

E’ proprio Roberto Spennato il responsabile della Puglia del Comitato a prendere l’iniziativa facendo riferimento ad una sentenza della Corte di Cassazione del 27 settembre 2007 che obbliga le società che vincono l’appalto per la gestione delle strisce blu di un dato territorio, a versare anche la tassa per i rifiuti in base alle tariffe di quel comune, calcolate in base alla metratura dell’area concessa in gestione dall’ente appaltante. Il responsabile del comitato ha inviato, dunque, una lettera al comune di Ugento, ma promette che la stessa richiesta sarà avanzata a tutti i comuni delle provincia.

Ad applicare la sentenza della Cassazione finora è stato solo il comune di Salve che ha potuto in questo modo mettere a bilancio una sostanziosa somma che ha permesso di mantenere costanti le tariffe per la raccolta rifiuti, al contrario dei comuni limitrofi che sono stati costretti a ritoccare al rialzo le tariffe, con aumenti che sono arrivati talvolta fino al 300%, come nel caso di Ugento.

La reticenza ad applicare la sentenza della cassazione è dovuta – secondo quanto fanno sapere dal comitato – “al fatto che ciò provocherebbe un danno non indifferente per le varie cooperative (o presunte tali) e società che operano in questo settore così delicato, che per questo godono di un trattamento al quanto particolare da parte della Pubblica Amministrazione”.

L’applicazione della sentenza – continua il comitato – “comporterebbe una sostanziosa perdita per le società titolari della gestione, ridimensionando alquanto l’economicità di queste gestioni, ma allo stesso tempo portando ben più numerosi benefici al territorio e ai cittadini, costretti attualmente a pagare delle cifre sproporzionate per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. È inoltre da chiedersi come mai questa sentenza sia rimasta solo sulla carta per tutto questo tempo, prefigurando per questo ammanchi erariali di tutto rispetto per i comuni, sempre più strozzati dalla crisi e che per questo non potrebbero permettersi queste distrazioni, sempre che di distrazioni si tratti”.

Fonte : http://www.ilpaesenuovo.it

 

giu 13

Strisce Blu : Anche il Comune di Pisa non vuole essere da meno e non rispetta i decreti Ministeriali.

Sembra proprio che ormai i cittadini siano veramente stanchi e quindi non lascino passare niente di inosservato.

 

 

 

 

Altro comune stessa storia , nelle mire del Comitato Strisce Blu adesso è passato il comune di Pisa, con gli immancabili parcometri stelio.

Anche i parcometri di Pisa, modello Stelio, non risultano essere conformi al Decreto di omologazione n°6810 del 22/12/1998 emanato dal Ministero dei Lavori Pubblici, si precisa che nel successivo DD.415(rinnovo del decreto n°6810) del 25/marzo/2003 il Ministero dei trasporti riconferma quello che è riportato nel Decreto di omologazione n°6810.

(RIBADIAMO GLI STESSI CONCETTI COSI PRIMA O POI QUALCUNO DOVRA’ RISPONDERE !!!!!! )

Infatti l’ART.6 del decreto di omologazione cita :”Gli esemplari prodotti e distribuiti dovranno essere conformi al campione depositato presso questo ministero e dovranno inoltre riportare indelebilmente gli estremi del presente decreto nonché il marchio del fabbricante.

Vedete voi gli estremi del decreto di omologazione?

Vi assicuriamo noi che non ci sono, il marchio del fabbricante si però…….

Altra cosa poi, molto interessante , balzata agli occhi degli automobilisti è questa…..

Posso pagare anche con la scheda quindi ? Bellissimo e diremmo noi comodissimo, ed invece no……..

…… il lettore di tessere magnetiche NON C’E’ !!!!!!

Queste mancanze creano una difformità con i requisiti imposti dal decreto di omologazione n°6810, oltre che una difficoltà di pagamento per i cittadini, per questo il Comitato Strisce Blu chiede l’immediato fermo anche dei  parcometri di Pisa, con l’accertamento di eventuali responsabilità del dirigente preposto alla verifica della corretta installazione dei parcometri.

SEGNALATE CITTADINI SEGNALATE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mag 26

Strisce Blu : Anche il Comune di Firenze non rispetta i decreti Ministeriali.

Anche nelle grandi città i cittadini incominciano ad aprire gli occhi e con questo presupposto sono arrivate, al Comitato Strisce Blu delle foto e dei video girati per le strade di Firenze.

Dopo aver visionato le foto ed i video il Comitato Strisce Blu ha presentato al Comune di Firenze, richiesta di accesso agli atti.

I parcometri di Firenze, modello Stelio, non risultano essere conformi al Decreto di omologazione n°6810 del 22/12/1998 emanato dal Ministero dei Lavori Pubblici, si precisa che nel successivo DD.415(rinnovo del decreto n°6810) del 25/marzo/2003 il Ministero dei trasporti riconferma quello che è riportato nel Decreto di omologazione n°6810.

I parcometri modello Stelio, presenti sul territorio di Firenze non hanno la predisposizione al pagamento con card magnetica, come da omologazione del Ministero dei Lavori Pubblici n°6810, hanno invece la predisposizione al pagamento con chip card (non prevista dal decreto di omologazione n°6810).

L’ART.3 del decreto di omologazione del suddetto parcometro è molto chiaro:”L’approvazione medesima è concessa per un periodo di cinque anni, trascorsi i quali la società dovrà chiederne il rinnovo, producendo adeguata documentazione tecnica che evidenzi le eventuali modifiche proposte o dimostri il permanere di validità della soluzione tecnologica”.

L’ART.6 del decreto di omologazione cita ancora:”Gli esemplari prodotti e distribuiti dovranno essere conformi al campione depositato presso questo ministero e dovranno inoltre riportare indelebilmente gli estremi del presente decreto nonché il marchio del fabbricante.

Da quanto esposto si può dedurre che i parcometri installati a Firenze potrebbero essere privi di omologazione come previsto dal CDS ed in conformità con le normative europee ENI UN ISO 12414 che hanno sostituito la norma CEI114/1 e CEi114/2.

Queste mancanze creano una difformità con i requisiti imposti dal decreto di omologazione n°6810, oltre che una difficoltà di pagamento per i cittadini, per questo il Comitato Strisce Blu chiede l’immediato fermo dei parcometri, con l’accertamento di eventuali responsabilità del dirigente preposto alla verifica della corretta installazione dei parcometri.

 

mar 07

Aversa: vigili sorpresi a fare la manutenzione alla segnaletica dei parcheggi a pagamento, ma non tocca alla società di gestione?

Aversa 07/03/2011

 

 

I vigili urbani di Aversa in data odierna sono stati sorpresi a sistemare i pannelli della sosta a pagamento, poichè nella notte alcuni vandali li hanno ruotati,  mentre da contratto a pagina 10 si legge che l’installazione e la manutenzione tocca alla società privata di gestione.

Alla nostra domanda sul perchè se ne stavano occupando loro, ci è stato risposto che è di competenza dell’ufficio della segnaletica stradale, ma quando abbiamo insistito che il contratto dice il contrario hanno evitato di rispondere dileguandosi in tutta fretta.

Già in precedenza il Comitato Strisce Blu ha denunciato un’episodio simile, quando fu avvistato il furgone della manutenzione della segnaletica stradale del Comune realizzare gli stalli dei diversamente abili all’interno degli stalli blu, questo nonostante il contratto prevedesse la realizzazione a spese della società di gestione.

Sicuramente ci deve essere un legame tra la società privata e l’amministrazione, non si spiega in altro modo l’utilizzo di personale pagato dai contribuenti per andare in soccorso ad una società privata.

Ancor più grave è l’utilizzo di personale della polizia municipale per effettuare il servizio di scorta armata, quando la società privata va a ritirare gli incassi dai parcometri.

Tutti questi episodi si configurano come un danno erariale che si sta consumando ai danni dei cittadini.
Il Sindaco  Ciaramella è stato prontamente informato su questo ed altri illeciti, ma ha sempre rifiutato di confrontarsi per fornire delle spiegazioni su questi comportamenti.

Giuseppe Oliva

mar 01

Strisce blu irregolari quando restringono la carreggiata, la conferma arriva dal Ministero.

Aversa 01/03/2011

Le strisce blu sono irregolari quando dipinte sulla carreggiata è scritto nel C.d.S. all’art. 7 comma 6, ma a conferma della loro irregolarità c’è anche un recente parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il Decreto Ministeriale dice:
“Con Decreto Ministeriale 25 del 26.1.2011 a seguito di un ricorso sulla regolarità della sosta a pagamento in strisce blù, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito che la deliberazione numero 70 del 15.04.2010 della Giunta comunale di Sava nella parte in cui si estende il servizio di gestione delle aree di sosta a pagamento in tutta la Via San Cosimo è in contrasto con quanto disposto dall’art.157 comma 4 del Codice della Strada, ha ritenuto inoltre che: “La soluzione adottata dal Comune di Sava non è idonea a tutelare la sicurezza veicolare e pedonale per la ristretta sezione della strada in questione. ”

In effetti il Ministero da chiare indicazioni sulle norme costruttive delle strade, ma nel 90% dei casi i comuni pur di fare cassa, infrangono decine di leggi, mettendo in pericolo anche l’incolumità pubblica.

Ad Aversa l’applicazione di questo Decreto farebbe sparire le strisce blu da molte strade, una su tutte via E. Corcioni, dove la sosta da entrambi i lati della carreggiata rende pericolosa la circolazione, poichè lo spazio a disposizione è molto esiguo.

Inoltre i residenti di via E. Corcioni hanno gli stalli talmente vicini alle proprie abitazioni, che non riescono ad avere una buona visuale per manovrare in sicurezza quando devono entrare o uscire dalle proprie abitazioni.

Purtroppo il Sindaco continua ad ignorare il problema, affermando che gli bastano le dichiarazioni che il comandante Guarino gli fa per iscritto.

Come se il comandante avesse il potere i ignorare le direttive del Ministero delle Infrastrutture, ma non ci meravigliamo più di nulla, visto che il comandante Guarino ha prodotto una falsa attestazione di rilevanza urbanistica per non realizzare gli stalli di sosta gratuiti obblilgatori.

Il Sindaco Ciaramella è stato informato dal C.S.B. che tutto il piano parcheggi si basa su una falsa attestazione di rilevanza urbanistica della città, ma il suo rifiuto nel prendere un provvedimento in merito ci lascia perplessi.

I rcittadini hanno votato il Sindaco e non i suoi dirigenti, se questi commettono atti così gravi da ledere i diritti dei cittadini è un suo obbligno prendere provvedimenti.

Noi continueremo a fare informazione sugli illeciti commessi da questa amministrazione per realizzare il piano parcheggi, facendo i nomi e i cognomi di chi ha sfruttato la sosta a pagamento per i propri personali interessi, ricordiamoci di questi personaggi alle prossime elezioni.

Giuseppe Oliva

feb 27

Esposto in procura per il comune di San Giovanni Rotondo……. Migliaia di Fedeli di Padre PIO truffati dalle strisce blu….

Con quello di San Giovanni Rotondo, sono ben 13 gli esposti presentati presso le tre procure di Lecce, Brindisi e Foggia dal Comitato Strisce Blu, per illeciti che vanno dalle strisce blu sulla carreggiata alle ben più gravi percentuali che le aziende, che gestiscono i parcheggi, ricevono sulle multe.

A conferma degli illeciti facciamo leggere a tutti l’ultimo parere (n. 674 ) del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, datato 8 febbraio 2011

“Il comune può concedere in concessione un’area da adibire a parcheggio a pagamento contribuendo con i proventi delle infrazioni al miglioramento delle infrastrutture. Ma non potrà ammettere il pagamento degli stipendi dei controllori della sosta privati traendo i fondi direttamente dalle loro multe. Lo ha evidenziato il ministero dei trasporti con il parere n. 674 dell’8 febbraio 2011. Un sindaco ha pensato di concedere a privati un’area da adibire a parcheggio a pagamento ammettendo un ristoro economico a favore del concessionario tramite i proventi delle multe accertate dagli ausiliari della sosta. L’articolo 17, comma 132, legge 127/97 istituisce gli ausiliari della polizia municipale e stabilisce che i comuni possono conferire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta a dipendenti comunali o delle società di gestione dei parcheggi, limitatamente alle aree oggetto di concessione. In pratica al personale dipendente dalle società di gestione dei parcheggi può essere riconosciuto un ambito circoscritto di competenza riconducibile all’accertamento delle violazioni in materia di sosta vietata commesse nelle aree che con apposita delibera sono state specificamente destinate al parcheggio a pagamento. Per valutare la regolarità formale di questo progetto l’ufficio del gabinetto del sindaco ha quindi richiesto chiarimenti al Ministero dei trasporti in particolare sul corretto impiego dei proventi delle multe accertate dai parcheggiatori privati. Secondo l’organo centrale «appare alquanto inusuale condizionare il corrispettivo economico della società appaltante alla realizzazione di un evento, ovvero alla eventuale attività di accertamento da parte degli organi accertatori». In pratica il pagamento a percentuale sulle multe accertate sugli spazi a pagamento sembra essere una modalità sconsigliata. Mentre il ministero però non solleva particolari obiezioni circa l’impiego di questi proventi per la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture di servizio al parcheggio come scale mobili, video controllo dell’area ecc., a parere del Mit non appare giustificato ed opportuno utilizzare questi importi «a copertura del personale impiegato per tale servizio, in quanto tale procedura potrebbe causare una impropria relazione diretta tra la produzione dell’attività sanzionatoria e il costo del medesimo personale».”

Responsabile della Puglia del

Comitato Strisce Blu

Roberto Spennato

feb 07

Aversa: il Comitato Strisce Blu risponde con documenti alla mano alle accuse del Sindaco Ciaramella, sfidandolo in un pubblico dibattito.

Aversa 07/02/2011

Il Sindaco Ciaramella nella conferenza stampa tenuta il giorno dopo al sequestro del parco Pozzi, ha sfogato tutta la sua frustrazione per l’ennesimo fallimento del suo operato accusando e diffamando il Cominato Strisce Blu e il suo presidente Giuseppe Oliva.

Nella Conferenza stampa il Sindaco spazia dalle bugie alla diffamazione, con deviazioni anche nella violazione della privacy, il Presidente del Comitato non solo respinge con forza tutte le accuse, mostrando con un servizio video l’unica verità sulla vicenda, ma trascineremo tutti i responsabili degli illeciti commessi nei verbali e nel piano parcheggi in tribunale.

Questa lotta parte dal lontano 2006, anno nel quale decisi di capire fino a che punto l’amministrazione stava applicando le norme del C.d.S. in maniera corretta.

Feci molte scoperte, ma sicuramente la più importane era che il comune insieme alle strisce blu a pagamento avrebbe dovuto realizzare un congruo numero di stalli gratuiti.

Feci una regolare richiesta per ottenere quanto mi spettava di diritto, ricevendo risposta nel novembre 2007, la risposta recava la firma del comandante Guarino, lui stesso mi confermava il mio diritto, ma spegneva ogni mia speranza poichè mi comunicava che la città di Aversa era una zona di rilevanza urbanistica, quindi non soggetta a realizzare anche stalli di sosta gratuita.

Conservai quel documento perchè nutrivo alcuni dubbi su quanto mi veniva comunicato, con il tempo scoprii che una città diviene zona di rilevanza urbanistica solo dopo una delibera di giunta.

A questo punto il comandante Guarino ho era un vegente o quel documento era un falso, per dovere di cronaca la città di Aversa è divenuta zona di rilevanza urbanistica solo nel 2009 con la deliberta 157, quindi quel falso ducumento serviva solo per zittire le mie richieste.

Riportimo per intero la risposta del comandante Guarino:

Grazie a questa falsa attestazione, nello stesso anno il comune bandiva una nuova gara per la gestione dei parcheggi a pagamento, raddoppiando di fatto i posti a pagamento, senza lasciare speranze a chi si aspettava qual congruo numero di stalli gratuiti previsti dalla legge.

Ma gli illeciti non finiscono quì, infatti in assenza di sosta gratuita nelle immediate vicinanze di quella a pagamento, le multe sono nulle, lo ha stabilito la cassazione a sezioni unite con la sentenza 116/2007, quindi tutti i verbali elevati dal 2001 al 2009 sono carta straccia, anche se gli stessi sono stati iscritti a ruolo.

Questo ha portato l’amministrazione a fare indebiti profitti, oltre che procurare un danno erariale per tutte le cause che perde quando i cittadini si costituiscono in giudizio.

Già questi errori sono così madornali da far verognare chiunque, ma ad Aversa l’amministrazione si è superata, commettendo un errore ancora peggiore, l’errore è talmente grande che mina la stabilità economina del Comune stesso.

L’errore viene scoperto dall’avvocato A.R., che leggendo l’ordinanza sindacale indicata come presunta violazione della sosta a pagamento la 215 del 31/07/2001, scopre che molte strade della città non sono comprese in detta ordinanza ma sulle stesse vi si trovano comunque le strisce blu, quindi decide di proporre ricorso innanzi il G.d.P. per ben 15 verbali ricevuti in via Diaz.

Con somma sorpresa scopre che è lo stesso comandante Guarino a costituirsi in giudizio, dichiarando con una nota scritta, che i ricorsi vanno accolti in quanto via Diaz effettivamente non rientra nella sosta a pagamento.

Ecco la dichiarazione del comandante Guarino:

Ma il comandante nonostente avesse scoperto l’errore non applica nessuna correzione ai verbali emessi nei 2 anni successivi, continuando ad omettere dai verbali le ordinanze successive, questo fino a quando il presidente del Comitato Strisce Blu Giuseppe Oliva non decide di denunciare il comandante per abuso d’ufficio in relazione ai migliaia di verbali emessi con questo errore.

Inoltre questo documento da la possibilità a miglia di cittadini di chiedere il rimborso per tutti i verbali già pagati, con addebito delle spese legali al Comune.

In base a questo documento e alla sentenza 116/2007 della cassazione, il presidente del Comitato Strisce Blu fa una richiesta all’amministrazione di annullamento in autotutela di 16 verbali ricevuti a dicembre 2010 oltre ad un certo numero di cartelle esattoriali, poichè tutti i verbali erano elevati in zona non soggetto a pagamento compresa nell’ordinaza sindacale n° 215.

Ovviamente la richiesta  viene riggettata, perchè è difficile ammettere errori così gravi, errori che hanno portato nelle casse comunali molti milioni di euro in maniera illecita, inoltre espongono l’amministrazione a danni ancor più gravi in caso di cause risarcitorie.

L’amministrazione nonostante non abbia più armi per combattere, decide lo stesso di affrontare l’aula di un tribunale, con un giudizio che costerà non meno di 16.000 euro, per quei verbali dei quali ha rifiutato l’annullamento in autotutela.

Per quanto riguarda gli altri 86 verbali ricevuti dal presidente del Comitato, solo 39 solo ruoli esecutivi dei quali è stato peraltro chiesto un pagamento rateale, ovviamente verrà avviata anche una causa risarcitoria poichè gli stessi sono atti nulli, dei rimanenti ho tutti i ricorsi vinti per decorrenza dei termini da parte del prefetto di Caserta, il servizio video mostra chiaramente tutta la verità sui verbali errati.

Il Sindaco forse ignora che sono a conoscenza di tutti i verbali che ricevo, visto che le illegali multine che ricevo non le vado a pagare volontariamente.

Warning: video ID not specified!

Siamo sicuri che prima o poi la protezione della quale godono certi politici e dirigenti cesserà e a quel punto chi ha sbagliato, truffando i cittadini con migliaia di verbali nulli pagherà per gli errori commessi.

La velata minaccia di denuncia a danno del Presidente del Comitato Strisce Blu, ci può solo che far piacere, così ci sarà un nuovo magistrato al quale potremo mostrare tutti i documenti di cosa sta succedendo ad Aversa in relazione ai parcheggi a pagamento.

Il Comitato Strisce Blu chiede al Sindaco Ciaramella di confrontarsi in un pubblico dibattito, smettendola di accusare il Comitato di voler danneggiare la sua immagine, i documenti parlano da soli e i cittadini conoscono bene la verità.

Giuseppe Oliva

feb 04

Aversa: sosta nelle strisce bianche, ma l’ausiliare lo multa perchè senza grattino.

Aversa 14/02/2011 16:15

Il Comitato Strisce Blu denuncia con forza l’abuso che stanno facendo gli ausiliari del traffico, sono migliaia le multine che vengono elevate da questi pseudo vigili urbani, ma molte di queste si rivelano false.

Il caso di oggi dimostra come questi pseudi vigili urbani non si fanno scrupoli nell’emettere false multine.

Il sig. Rossano ha parcheggiato la sua vettura in via E. Corcini all’altezza del liceo Cirillo, in una delle poche strisce bianche presenti in zona, ma l’ausiliare del traffico ha eleveto una multina per mancato grattino.

Il sig. Rossano ha chiamato il comando di Polizia Municipale per chiedere un loro intervento, ma telefonicamente lo hanno accusato di aver spostato l’auto nelle strisce bianche dopo il verbale.
Warning: video ID not specified!

Insomma ci sono tutti i presupposti per una denuncia per falso ideologico a carico dell’ausiliare che ha compilato il falso verbale.

Questo non è un caso isolato, purtroppo le stesse forze dell’ordine addette alla vigilanza sulla corretta gestione della sosta a pagamento si rifiutano di intervenire in casi del genere.

Lo stesso Sindaco Ciaramella che ha tutta per se la delega ai parcheggi non fa nulla a difesa dei suoi cittadini, preferendo lasciare a piede libero decine di ausiliari pagati da una ditta priva, che ha come unico scopo il fare soldi.

Ma tanto in questo business ci guadagna anche il Comune, basti pensare che sono circa 9.000 le multe elevate per sosta nelle strisce blu, per un’importo di circa 400.000,00 euro l’anno che finiscono nelle casse dell’amministrazione.

Con queste cifre i cittadini sono solo dei limoni da spremere.

Giuseppe Oliva