Giuseppe Oliva
I problemi per la società di gestione della sosta a pagamento Urbania sembrano non avere fine.
Questa società a da tempo sotto inchiesta per gli illeciti commessi nella città di Cassino e le ultime voci parlano di una richiesta di annullamento del contratto che la società ha inviato all’amministrazione.
In questi giorni le notizie di arresti e avvisi di garanzia consegnati a comandanti dei vigili urbani e assessori in varie città d’italia, non fanno altro che confermare che il sistema sosta a pagamento così come viene applicato dai comuni è una truffa ai danni dei cittadini,
Il comitato anti strisce blu il giorno 13/04/2010 ha consegnato una denuncia querela alla procura di S.M. Capua Vetere facendo seguito alle 200 diffide inviate dai cittadini al Sindaco Ciaramella.
Di seguito vi invitiamo alla lettura dell’articolo riguardante l’ultimo avviso di garanzia inviato al comandante della polizia municipale di Somma Vesuviana:
Somma Vesuviana: Pass per le strisce blu, indagati comandante dei vigili e consigliere di Gaetano Di Matteo.
Somma Vesuviana: Pass per le strisce blu, indagati comandante dei vigili e consigliere Somma Vesuviana. Sono ad una svolta le indagini riguardanti la pioggia a Somma Vesuviana di permessi gratuiti per il parcheggio all’interno delle strisce blu gestiste dal consorzio Urbania. A coordinare l’inchiesta il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Nola Giuseppe Visone il quale ha emesso ben due avvisi di garanzia. Il primo è toccato al Maggiore responsabile del comando di polizia municipale Vincenzo Di Palma, al suo terzo avviso di garanzia, mentre l’altro è stato emesso nei confronti del consigliere comunale di maggioranza Sergio D’Avino. Per entrambi, l’ipotesi di reato, è il falso ideologico ed il concorso in reato. I fatti si sarebbero svolti nel 2009 e tutto ruoterebbe intorno a dei pass emessi dal comando vigili in favore del consigliere comunale e capogruppo a palazzo Torino dell’Alleanza di centro. I permessi gratuiti di cui avrebbe usufruito il consigliere comunale sarebbero due e farebbero parte dei 160 emessi dal comando di polizia municipale nel periodo in cui il consorzio Urbana ha gestito l’affidamento del servizio a Somma Vesuviana. Di questi 160 una quarantina toccherebbero agli amministratori locali, un’altra quota è stata assegnata ad alcuni dirigenti del comune sommese e l’ultima invece è stata assicurata a privati cittadini che con la pubblica amministrazione centrerebbero poco o niente. Il tutto in barba al capitolato di gara vigente del 2008:“Saranno esenti dal pagamento: i mezzi di Soccorso, gli autoveicoli delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco se trattasi di sosta per motivazioni collegate all’espletamento dei doveri di istituto; i veicoli di proprietà del comune di Somma Vesuviana; i veicoli con conducenti o anche passeggero portatore di handicap che siano muniti rispettivamente di apposito contrassegno o certificato dall’ASL competente, acclarante il riconoscimento dell’invalidità superiore ai 2/3”.Naturalmente l’emissione di questa orda di permessi va a discapito, oltre che del consorzio Urbania, anche delle casse comunali le quali sarebbero state private in tutto questo tempo degli introiti relativi alla sosta all’interno delle strisce blu. L’argomento, di cui laprovinciaonline si è occupato per primo, aveva suscitato un vespaio di polemiche nella cittadina sommese. Difatti l’opposizione, o ciò che ne rimane, aveva accusato l’amministrazione Allocca di spendersi nel solito atteggiamento amministrativo fatto di “Cumpari e Cumparielli”. Dal canto suo la maggioranza, attraverso il capogruppo Vittorio De Filippo, aveva espresso la propria fiducia nella magistratura e, solo a conclusione delle indagini, avrebbero preso provvedimenti in merito.
Vorrei ricordare che Un’altra società gestrice delle strisce blu ( poggiomarino ma anche in altre 30 città d’italia ci sono inchieste equivalenti)è stata inquisita per turbativa d’asta ed assunzioni pilotate (sarebbe a dire uno scambio tra chi vince la gara e il governo della città) . Orbene come mai in altre città d’Italia non vengono svolte indagini? visto che il “sistema” potrebbe essere generalizzato?
Pare che le regioni piu a rischio siano Campania e Lazio per quanto riguarda queste inchieste…..
Che le relative procure si attivino perlomeno per amore di chiarezza…
La società indagata in tutt’Italia è la SIS, da noi invece lavora una A.T.I. formata da 3 società di cui una è l’URBANIA, società già indagata è mandata via da Cassino per aver gestito l’appalto in modo equivoco, facendo più strisce blu ma soprattutto con i parchimetri che non erano collegati con il comune per il saldo degli incassi.
Comunque il comitato ha già consegnato una denuncia in procura, denuncia che ha peermesso di aprire le indagini che sono attualmente in una fase avanzata, gli illeciti ci sono, si aspetta il magistrato soltanto.
Spesso queste società, di gestione parcheggio, sono coinvolte in scandali sulle assunzioni pilotate da questo o quel politico o funzionario comunale, qualcuna ha anche mobbizzato personale che non si allineava con l’orientamento imposto dai vertici delle società , loro dirigenti o responsabili, su questi appalti dovrebbe sempre vigilare in modo più presente, ed indagare,la magistratura visti i numerosi casi di poca chiarezza e collusione con politici locali.
E’ assurdo far gestire da estranei un patrimonio proprio e bene hanno fatto molte amministrazioni a creare proprie municipalizzate.