Giuseppe Oliva
14/07/2009
Fonte PUPIA TV
Si tratta di Giuseppe Setola, capo dell’ala stragista del clan, arrestato nel gennaio scorso, del fratello Pasquale, Giosué Fioretto, Antonio Della Ventura, Nicola Verolla.
Pasquale Setola era già titolare di imprese commerciali, poi cedute a terzi per evitare i sequestri una volta che il fratello Giuseppe era divenuto un personaggio noto, a seguito delle stragi e dei molti omicidi avvenuti nella seconda metà del 2008. Attraverso la società ‘General Impianti sas di Pagano Massimiliano & C.’, di Casal di Principe, il fratello del boss è stato individuato quale terzo intestatario di numerosi dei beni illecitamente accumulati, sequestrati nel corso dell’operazione.
Le indagini patrimoniali hanno messo in luce l’esistenza di numerosi altri immobili e società intestate ad insospettabili terzi nel tentativo di aggirare le attività investigative e la conseguente attuazione della normativa antimafia.
Ai fratelli Setola, nel dettaglio, sono stati sequestrati: 28 beni immobili (di cui 18 terreni e 10 fabbricati), 13 veicoli, 88 rapporti finanziari formalmente riferibili a diversi soggetti. Una ditta individuale denominata “Baldascino Fortunata” con sede legale in Casal di Principe, al corso Umberto I° 544, avente quale oggetto sociale “Bar e Caffè”; una ditta individuale a Casal di Principe, via Paolo VI 14, attiva nel settore del commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati; una ditta individuale, esercente l’attività di bar ed altri esercizi simili senza cucina, con sede legale a Casal di Principe, via San Donato 33; una cooperativa “Emiba Costruzioni”; la società “General Impianti Sas di Pagano Massimiliano & C.”, con sede legale a Casal di Principe, via San Donato 11, ed unità locale, di fatto, a Casal di Principe, via Fellini 7; una società cooperativa a r.l. “Costruzioni Generali 2002″ con sede legale a Casal di Principe, via XXV Aprile 15; una quota nominale pari a 3.333,34 euro della società denominata “General Pavimenti Srl” con sede legale a Casal di Principe, via Baracca 205.
A Giosuè Fioretto:un immobile sito a Mugnano di Napoli consistente in appartamento di vani 5,5 più locale deposito di 20 metri quadri; un’autovettura Smart Forfour 1.5 Cdi; una polizza assicurativa.
Ad Antonio Della Ventura: quote e beni strumentali della Cooperativa “Nuova Generazione” con sede a Caserta, in via Petrarelle 5; quote e beni strumentali della “Nuova Cooperativa Terra di Lavoro” con sede a Caserta, in via Tifatina 43; quote e beni strumentali della cooperativa “Servizi integrati Terra di Lavoro – onlus” con sede a Caserta, in via G. Falcone 17; quote e beni strumentali della cooperativa sociale “New Parking” con sede a Caserta, in via Pigna Parco Primavera; quote e beni strumentali della società a responsabilità limitata “M. & F.””, con sede a Caserta, in via Tescione 236; un appartamento sito a Caserta, in via Claudio 71; un’autovettura Citroen C3 Cabrio.
A Nicola Verolla: quote e beni strumentali della “Verolla Sas di Di Marino Rosa & C.” con sede legale a Lusciano, in via della Libertà 59; quote e beni strumentali della “Verolla Srl” con sede legale a Lusciano, in via della Libertà 59; un terreno sito a Trentola Ducenta in località “Marco Cecato”; un immobile di 205 metri quadri sito a Lusciano; immobili siti a Lusciano in viale della Libertà; immobili siti a Lusciano con magazzini e locali di deposito di 186 metri quadri.
Una buona cosa sarebbe destinare tutti i beni e il denaro sequestrati ai Comuni dove queste persone erano solite delinquere per opere di rinnovamento e manutenzione del territorio.