Ad Aversa l’amministrazione continua ad avvere un comportamento “contro legge”, infatti nonostante una interdittiva antimafia a carico della SMART PROJECT ricevuta a luglio 2011 e una più recente a carico dell’URBANIA, le stesse continuano a gestire ed incamerare il denaro proveniente dalle strisce blu.
Una situazione difficile da descrivere, ma forse gli interessi che ruotano intorno alla sosta a pagamento e alle relative sanzioni che vengono comminate, sono talmente forti che l’amministrazione guidata dal Sindaco Ciaramella continua a far gestire il servizio da aziende in odore di camorra.
Inoltre l’URBANIA non ha una sufficiente solvibilità, in quanto deve oltre 500 mila euro al comune di Latina ed affidare un servizio da diversi milioni di euro ad una azienda con una scarsa solvibità è molto rischioso.
Del resto la A.T.I. che gestisce la sosta a pagamento ad Aversa oltre ad avere due aziende con interdittiva antimafia negativa, ha anche un debito di 200 mila euro per la TARSU e TOSAP non pagata, il tutto a danno dei cittadini.
Il Sindaco più che annunciare un nuovo e meraviglioso bando di gara, dovrebbe spiegare il motivo di tutto ciò, inoltre il vecchio bando, per sua stessa ammissione è una sua opera e prima di erigersi a salvatore della città, annunciando abbonamenti ai residenti e sosta gratis per i disabili, dovrebbe passarsi la mano per la coscienza ed ammettere gli errori commessi, senza contare l’enorme danno economico che le migliaia di multe in contenzioso stanno creando.
Riportiamo uno dei tanti articoli che stanno facendo il giro della rete:
“Interdittiva antimafia ad Urbania, impossibile avere rapporti con le pubbliche amministrazioni
Al consorzio Urbania-Vivere la Città è stata inoltrata dalla Prefettura di Napoli un’interdittiva antimafia. Secondo le prime indiscrezioni, in particolare, il provvedimento interesserebbe una società consorziata con l’Urbania. L’interdittiva antimafia mette a fuoco amicizie e contiguità in ambienti criminali, impedendo alle ditte su cui gravano indizi di avere rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione. Proprio per questo motivo la prefettura di Napoli nei prossimi giorni potrebbe inoltrare la comunicazione alla Prefettura di Latina e al Comune di Latina che in quel caso non potrebbe far altro, visto l’ordinamento esistente, che sciogliere il contratto in danno del Consorzio. Infatti il D.Lgs. 163/2006 vieta la stipula o il proseguo nell’ esecuzione di un pubblico contratto in favore di una società che risulta interdetta per infiltrazioni camorristiche. Il comune di Torre del Greco nei giorni scorsi ha già sospeso il servizio con il consorzio Urbania proprio per queste motivazioni. Sulla vicenda di Urbania, il PD da mesi sta facendo un lavoro di controllo e denuncia. Abbiamo denunciato come Urbania non rispetti i termini contrattuali dei versamenti nelle casse comunali degli introiti dei parcheggi e inoltre non abbia mai pagato le penali previste dal contratto stesso. Dopo le nostre denunce l’amministrazione ha stabilito con Urbania un piano di rientro dove la società che gestisce i parcheggi si impegna a versare nelle casse comunali i 531.470,30€ in 12 rate mensili, che sarebbero la parte spettante al comune degli introiti dei parcometri che Urbania deve ancora versare. Fino qui tutto bene. Peccato però che in quel piano non vengono mai menzionate le penali previste dal contratto. In sostanza l’art. 13 del contratto prevede “che per ogni giorno di ritardo nei pagamenti Urbania deve versare al comune 100€ di penale e le penali devono essere versate alla Tesoreria Comunale entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione; in caso contrario la somma verrà escussa dalla Fideiussione(che Urbania ha sottoscritto prima della firma del contratto) con l’obbligo di integrare la somma. Nel caso di recidiva nell’inadempienza, la penale verrà raddoppiata ed è facoltà dell’amministrazione richiedere la risoluzione del contratto.” Inutile sottolineare come il gruppo del PD da mesi sta cercando di invitare l’amministrazione comunale a contestare le suddette penali cosa che però non è mai avvenuta. Contestare le penali permetterebbe al comune di Latina, passati 15 giorni, di incassare il dovuto direttamente dalla fideiussione. Oggi però stiamo assistendo a questo triste epilogo dove si potrebbe arrivare al paradosso della rescissione del contratto in danno grazie alla legge che riuscirebbe a fare quello che la politica, per non si sa quali motivi, non ha voluto fare nonostante avesse la possibilità. Il gruppo del PD vigilerà su questa situazione garantendo il massimo impegno affinchè Urbania paghi l’intero dovuto al comune di Latina, penali comprese, o attraverso il pagamento diretto da parte di Urbania oppure prendendo i soldi direttamente dalla fideiussione. Gruppo consiliare PD Latina”
Giuseppe Oliva