Aversa 12/02/2011
L’Europa unita, la moneta unica, euguali servizi, facilità di movimento all’interno degli stati membri, questi sono solo alcuni vantaggi che sarebbero dovuti arrivare con l’unione degli stati Europei.
In un discorso il nostro Presidente Berlusconi disse: “siamo cittadini Europei quindi i nostri servizi devono raggiungere la media europea”.
Che belle parole, peccato che sono rimaste tali e questo documentario dal titolo: Pillole di civiltà raccolte in giro per l’Europa vuole dimostrare che l’Italia è ancora molto lontana dalla media Europa in termini di servizi, pulizia, organizzazione e mobilità.
In questa prima puntata parleremo dell’Austria.
In questo paese del quale non conoscevano la lingua, non abbiamo mai trovato difficoltà a muoverci con il trasporto pubblico, mentre siamo più che sicuri che un Austriaco in viaggio in italia rimarrebbe bloccato di fronte al primo distributore automatico di bliglietti, che sono quasi sempre rotti o come a Napoli non accettano ne carte di credito ne monete da 1 euro a causa del falsi in circolazioe.
L’arrivo è all’aereoporto di Vienna dove abbiamo ritirato l’auto presa a noleggio tramite internet, senza nessun problema e transitando per strade perfettamente asfaltate abbiamo raggiunto l’albergo dal quale è partito il nostro viaggio.
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Subito abbiamo notato l’ottimo trasporto pubblico, con pulman e tram in enorme quantità e mai pieni, orari rispettati al secondo, tante piste ciclabili, con addirittura i semafori a loro dedicati, un verde pubblico in gran quantità e molto curato, insoma il primo impatto è stato molto positivo.
In seguito ci siamo spostati a Velden dopo aver percorso 250 km dell’autostrada più bella che abbia mai visto, ogni 50 km ci sono piazzole di sosta giganti, con una struttuta centrale che ospita 8 bagni divisi tra uomini e donne, tutti dotati di fasciatoio per i più piccoli, riscaldamento e tutto quanto serva per rendere la sosta il più confortevole possibile.
Quello che però ci ha lasciato di stucco è l’assenza di personale di controllo, il tutto è demandato ad un sistema centralizzato di telecamere, ma nonostante questo dietro alla porta d’ingresso c’è il foglio con le firme del personale addetto alla pulizia, ebbene c’è una firma ogni 2 ore, con l’elenco dei servizi fatti.
Dentro di noi non possiamo non fare il paragone con le nostre autostrade, soprattutto con la Salerno Reggio Calabria e la cosa ci rende molto tristi.
Arrivati a Velden veniamo accolti da una splendida cittadina in riva alle clistalline acque del suo lago, sul quale è obbligatorio per legge utilizzare solo propulsione pulita, a vela o elettrica.
Anche in questo caso il paragone con i laghi presenti nei campi Flegrei a Napoli ci fa capire quanti anni siamo indietro nella tutela del paesaggio.
Restiamo sempre più sbalorditi per come questo popolo è attento all’ambiente e al turismo, forse forse hanno capito che di pianeta ne abbiamo a disposizione uno solo.
Una rapida puntatina anche a Klagenfurt sede degi recenti Europei di calcio ci lascia di nuovo a bocca aperta, in ogni angolo della città si nota solo ordine e pulizia, strade perfettamente asfaltate e senza nessun rattoppo, piazze con fontane nelle quali scorre un’acqua cristallina, otttima mobilità urbana, con chiari cartelli che indicano dove poter parcheggiere sia gratuitamente che a pagamento, ma soprattutto nessun rifiuti in strada, anche i cassonetti sono spariti.
Ovviamente la sosta a pagamento a differenza dell’Italia ha un senso, infatti nei parcheggi periferici è possibile sostare per l’intera giornata gratuitamente, da li è poi possibile usufruire dell’ottimo trasporto pubblico, solo le zone centrali sono a pagamento e molti parcheggi sono sotterranei.
Non poteva mancare una visita al mondo in miniatura, nel quale riceviamo anche uno sconto del 50% sul biglietto d’ingresso grazie alla tessera del turista che viene rilasciata dagli albergatori.
Il nostro viaggio si conclude con un bagno nelle cristalline acque del lago Worthersee, quì il biglietto era addirittura gratuito per i turisti in possesso della tessera.
Questa è la prima tappa di un documentario che vuole mettere in evidenza le carenze del nostro bel paese Italia, dove un turista è costretto a muoversi tra mille difficoltà a causa dell’incapacità della classe politica, che poco o nulla ha fatto per migliorare la nazione forse più bella d’Europa.
Giuseppe Oliva
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