Aversa 18/05/2010 22:31
Il verbale di accertamento per sanzioni al C.d.S. è un atto pubblico redatto da pubblici ufficiali art. 2700 c.c. e fa fede privilegiata che, conformemente al disposto dell’art. 2700 c.c. deve riconoscersi ai verbali redatti da pubblici ufficiali, e appena il caso di richiamare il principio ormai pacifico nella giurisprudenza di legittimità secondo cui, con riferimento al verbale di accertamento di una violazione del c.s. l’efficacia di piena prova fino a querela di falso che ad esso deve riconoscersi in dipendenza della sua natura di atto pubblico – oltre che quanto alla provenienza dell’atto ed alle dichiarazioni rese dalle parti, anche relativamente “agli altri fatti che il pubblico ufficiale che lo redige attesta essere avvenuti in sua presenza (conosciuti e descritti senza margini di apprezzamento) o da lui compiuti” – non sussiste nè con riguardo ai giudizi valutativi che esprima il pubblico ufficiale, nè con riguardo alla menzione di quelle circostanze relative a fatti, i quali, in ragione delle loro modalità di accadimento repentino, non si siano potuti verificare e controllare secondo un metro sufficientemente obbiettivo e pertanto, abbiano potuto dare luogo ad una percezione sensoriale implicante margini di apprezzamento, come nell’ipotesi che quanto attestato dal pubblico ufficiale concerna non la percezione di una realtà statica (come la descrizione dello stato dei luoghi senza oggetti in movimento), bensì l’indicazione di uncorpo o di un oggetto in movimento, con riguardo allo spazio che cade sotto la percezione visiva del verbalizzante (nei sensi suddetti, tra le tante, sentenze 3/12/2002 n. 17106: 8/3/2000 n. 3350: 10/4/1999 n. 3522).
Questa è la norma, ma ad Aversa questa norma viene ignorata pur di battere cassa, il tutto con il benestare del Sindaco Ciaramella che ha anche la delega ai parcheggi e non può non conoscere le leggi che riguardano direttamente la sua delega, lo stesso è costantemente informato in tempo reale sui comportamenti illeciti che il comandante della polizia municipale sta seguendo, ma preferisce tacere, rendendosi complice di questo perverso meccanismo messo in atto al solo fine di rimpinguare le asciutte casse comunali.
In effetti il Comitato Strisce Blu avendo fatto richiesta di visionare alcuni verbali, ha scoperto che gli stessi non esistono per stessa ammissione del responsabile dell’ufficio verbali al quale ho consegnato la richiesta di rilascio immediato di copia autografa, infatti è stato lui stesso ha dichiarare che: “gli ausiliari utilizzano i palmari per emettere le mini multine e non compilano più i verbali con firma autografa da quasi due anni.”
Eppure l’art. 200/201 del Codice della Strada prevede chiaramente l’emissione del verbale con firma autografa, lo stesso contratto di appalto prevede come unico sistema sanzionatorio l’emissione dei verbali, non citando in nessun comma l’emissione delle mini multine.
Stando così le cose, risulta che è la società privata di gestione a fornire l’elenco di persone che a loro dire non hanno pagato le mini multine, ma nessun verbale di accertamento viene compilato più compilato dagli unici autorizzati a farlo, e cioè gli ausiliari del traffico in qualità di pubblici ufficiali.
A questo punto sarebbe il caso di far stampare i verbali direttamente alla società privata, almeno risparmiano il prezioso tempo dei vigili.
A parte ble batture l’unica vertà è che l’intero piano parcheggi voluto con tanto accanimento dal sindaco Ciaramella, con la collaborazione del comandante Guarino si è rivelato un fallimento.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, infatti nonostante l’aumento del 300% del costo della sosta rispetto al 2001 e al più che triplicato numero di stalli a pagamento, il problema della viabilità non è stato risolto, poichè gli otre 30.000 veicoli che insistono sul territorio della città di Aversa, non potranno mai entrare nei 1.650 stalli a pagamento, anche se gli stessi costassero 100 euro all’ora, costrindo un gran numero di veicoli a sostare in divieto, con enorme piacere per la società di gestione, che fa un bel business con la rimozione forzata.
Inoltre l’art. 7 comma 7 dice che: i proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi per migliorare la mobilita’ urbana.
Ebbene quanti parcheggi il Comune di Aversa ha costruito negli ultimi 10 anni?
Nessuno, questo è il punto, significa che gli introiti della sosta a pagamento hanno preso altre strade, strade che in vari modi e a più riprese sono state sbarrate al Comitato Strisce Blu.
Per questo il Comitato Strisce Blu in data odierna ha inoltrato un esposto/querela avverso i responsabili di questo illegale modo di sanzionare, chiedendo all’A.G. di intervenire tempesivamente onde fermare questo modo illecito di operare.
Giuseppe Oliva
Lascia un Commento