Aversa 15/03/2010
Giuseppe Oliva
Un’ennesima emergenza rifiuti sta colpendo la città di Aversa.
L’amministrazione Ciaramella tenta di giustificarsi facendo ricadere la colpa sugli altri comuni che non hanno pagato il consorzio unico, le scuse ormai non fanno più presa sui cittadini di Aversa che sono stanchi di essere presi in giro.
Negli ultimi anni la T.A.R.S.U. è aumentata a dismisura senza nessun servizio in cambio, è il Sindaco Ciaramella che è stato anche il presidente del consorzio doveva prevedere questa nuova emergenza.
Era ovvio che mano a mano che i comuni facente parte del consorzio avviavano la raccolta differenziata avrebbero portato minori entrate nelle casse del consorzio, questa nuova emergenza è il risultato del non fare di questa amministrazione.
In questi giorni di emergenza rifiuti suona come una presa in giro la dichiarazione dell’assessore all’ambiente Luciano che la città ha raggiunto il 20% di raccolta differenziata, quando tutti sappiamo che non è vero, i rifiuti sono tutti in strada e quella specie di isola ecologica in P.zza Municipio creata per volontà del Prof. Allegro non serve a nulla.
I cittadini devono essere educati alla raccolta differenziata, per gradi, anche attraverso il risparmio che ne può derivare dall’essere ecologici, questo invece non avviene, anzi si parla di ulteriorio aumenti appena la raccolta differenziata sarà a regime.
Con questi presupposti è normale che il cittadino rifiuta a priori di trasformare la propria casa in un C.D.R., per poi conferire i rifiuti in maniera differenziata i rifiuti, vedendosi aumentare ancora di più la tassa di smaltimento.
Egregio sig.oliva, il problema non sta nell’educare i cittadini sulla raccolta differenziata ma nella mancanza TOTALE di strutture atte a questo scopo.Il cittadino non può ogni santa sera/giorno prendere l’auto per portare il sacchetto di differenziata a piazza municipio: in questo modo non si fa altro che scoraggiare l’iniziativa.
Per non parlare del fatto che abito a piazza crispi ove assisto ogni sera ad un continuo scarico di immondizia proveniente dai più disparati angoli dell’agro aversano.Questo è un punto che mi duole tanto in quanto la cosa si risolverebbe se il sindaco si sedesse a tavola con gli altri sindaci dell’agro per discutere e approvare un piano di raccolta SERIO e non fatiscente come quello attuale che prevede la formazione di “mini CDR” sotto casa.
Insomma ,sono stufo di vivere in un “monnezzaio urbano” e sopratutto di vergognarmi quando parlo della vita della mia città con amici, colleghi e parenti non autoctoni.