Aversa 09/09/2013
Ancora sprechi a danno dei cittadini.
Le oltre 1.000 auto sequestrate in questi anni sono diventate una palla al piede che mina la stabilità economica del Comune di Aversa.
La norma è molto chiara e detta tempi certi per l’alienazione delle auto sequestrate a vario titolo nel territorio comunale, ci sono diverse tempistiche che arrivano ad un massimo di 3 mesi in caso di rimozione per divieto di sosta, dopo questo termine l’ente deve attivare tutte le procedure per monetizzare il bene sequestrato nel caso abbia ancora un valore economico, oppure deve procedere alla rottamazione nel caso il bene sia in cattivo stato.
Se questo non è stato fatto l’ente non può far ricadere il costo dell’inefficienza dei propri uffici sui cittadini, piuttosto si individuino i responsabili ai quali addebitare questo inutile costo.
Gli stessi revisori dei conti hanno invitato l’ente a trovare la copertura per questa spesa, ma quello che è inaccettabile è la dichiarazione dell’assessore al ramo Guido Rossi che dichiara: “Se mai risultasse che il nostro Ente dove pagare una quota per le custodia delle auto, abbiamo calcolato che questa sarebbe intorno ai 200 mila euro, una cifra che possiamo facilmente reperire dagli avanzi di bilancio rispettando il piano di stabilità”.
Una dichiarazione inaccettabile in un momento di crisi profonda per le casse comunali, se effettivamente esiste un avanzo di bilancio si impiagasse per affrontare le tantissime urgenze, come i tombini che sono stati trafugati dai ladri da molte strade e che creano una situazione di pericolo per auto e pedoni, oppure le tante buche presenti in città che comportano enormi danni economici per il comune costretto a pagare i danni procurati alle auto e pedoni.
I Comitato strisce Blu procederà come sempre a segnalare anche questa vicenda alla Corte dei Conti.
Giuseppe Oliva
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