Aversa 28/06/2010
Giuseppe Oliva
Le strisce blu ad Aversa continuano a far discutere, oltre 3.000 sono le firme a sostegno della mozione dei consiglieri “dissidenti”.
Sarà di sicuro un consiglio comunale molto acceso, da un lato le indagini in corso dalla magistratura, avviate dietro la spinta del comitato anti strisce blu, da un lato i consiglieri “dissidenti” che sono stati offesi a più riprese da quasi tutti i fedelissimi del Sindaco Ciaramella.
Come se non bastasse in questi giorni si sta diffondendo la notizie che l’amministrazione Ciaramella non abbia addebitato alle società di gestione la T.A.R.S.U. per tutta l’area oggetto della concessione, ma solo per gli uffici coperti, stiamo parlando di un eventuale ammanco di circa 1 milione di euro.
La sentenza n. 20359 del 27 settembre della Corte di Cassazione, dice chiaramente :
Le aree destinate a parcheggio
Ai fini della tassabilità o meno delle aree scoperte destinate a parcheggio è necessario determinare se queste costituiscono aree pertinenziali o accessorie oppure se sono da considerare come aree scoperte operative. Questo in quanto le prime, da come è stato trattato l’argomento, non sono assoggettabili alla tassa sui rifiuti, mentre le seconde sono soggette a detto tributo.
I parcheggi delle abitazioni sono sicuramente definibili come aree scoperte pertinenziali e come tali non tassate, così come per i parcheggi gratuiti ai clienti di attività economiche.
Nel caso, invece, di parcheggi di aziende di autotrasporto o per aree in cui è esercitata l’attività di parcheggi a pagamento l’area scoperta è da considerarsi operativa in quanto utilizzata direttamente per l’esercizio di un’attività economica e pertanto vi è il presupposto per l’applicazione della TARSU.
Alla luce di questa importante sentenza che giunge alla vigilia dell’approvazione del bilancio, sarebbe il caso che l’amministrazione facesse chiarezza su una questione economicamente molto rilevante per le casse comunali.
Per questo il comitato anti strisce blu sta preparando una richieta di controllo da inviare alla Corte dei Conti.
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