Aversa 05/10/2010
Giuseppe Oliva
Ad Aversa le emergenze sono ormai la norma, rifiuti, traffico, strisce blu, delinquenza, raccolta differenziata, prostituzione, sicurezza stradale, stabilità politica, queste sono solo alcune delle emergenze alle quali l’amministrazione deve fare fronte quotidianamente.
Strisce blu ed emergenza traffico sono due delle questioni che più preoccupano residenti e commercianti, i primi perchè trovano un’enorme difficoltà nello spostarsi da una parte all’altra della città, i secondi perchè vedono scappare i cliente verso la grande distribuzione che offre posti auto in quantità a costi zero.
Più volte il Comitato Strisce Blu ha sollecitato le associazioni di categoria, quali Confesercenti e Ascom a schierarsi dalla parte della legalità, chiedendo all’amministrazione la creazione di parcheggi a pagamento a norma e con un costo proporzionato all’economia locale, oltre ed un piano traffico che tenesse presente gli interessi della comunità e non solo di chi gestisce parcheggi privati.
Finalmente oggi la Confesercenti tramite la sua responsabile di zona Pina Giordano chiede all’amministrazione di chiarire il perchè di alcune modifiche fatte ai sensi di marcia, modifiche che soprattutto in alcune zone come via Belvedere stanno mettendo in ginocchio i commercianti.
Quelle ed altre modifiche sono state dal Comitato aspramente criticate perchè servivano solo a spostare il traffico altrove, quella di via Belvedere però sembra essere stata fatta per deviare il traffico veicolare all’ingresso di un noto parcheggio privato.
La verità è che l’amministrazione negli ultimi 10 anni ha dormito sugli allori in termini di programmazione su viabilità e edilizia, basta farsi un giro per la città con lo sguardo verso l’alto per capire quanti sottotetti si siano trasformati in mansarde senza nessuna autorizzazione facendo aumentare di molto la popolazione residente, con ovvie ripercussione sui servizi di base che non sono più adeguati.
In Europa ci sono città come Berlino o Stoccolma, dome la programmazione è arrivata a prevedere fino a10 anni prima quanti alunni dovranno studiare o quante persone dovranno muoversi per lavoro in città, questo ha permesso di predisporre i servizi essenziali, quali scuole e trasporto urbano.
Ormai il traffico è solo una delle tante emergenze che i cittadini di Aversa devono affrontare grazie all’incompetenza di chi ogni mese viene pagato per produrre soluzioni, mentre sembra che vada a scaldare la poltrona.
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