Giuseppe Oliva
28/07/2009
la notizia che Bertolaso chiederà lo scioglimento dei Comuni che non hanno presentato un serio piano di raccolta differenziata comferma l’incapacità delle amministrazioni comunali a gestire un problema così serio, in particolar modo ad Aversa l’amministrazione Ciaramella tenta di difendersi facendo notare che in Campania non esiste un sito nel quale conferire l’umido, direi che è un pò tardi per certe scuse, ormai siamo al secondo mandato è l’amministrazione Ciaramella non è riuscita a metere insieme un briciolo di idea su come fare la differenziata sia sul piano ecologico sia per un vero risparmio alla cittadinanza, ormai viviamo ogni scadenza annuale della TARSU come una mannaia che riduce con i suoi continui aumenti il nostro portafogli.
Non arrivano buone notizie per i profeti del Partito del Sud. Il sottosegretario ai rifiuti Guido Bertolaso ha annunciato che richiederà al ministro dell’interno Roberto Maroni lo scioglimento di 11 Comuni campani, tutti gravemente inadempienti nella raccolta e nella gestione dei rifiuti.
E così Castel Volturno, San Marcellino, Aversa, Trentola Ducenta, Maddaloni, Casal di Principe e Casaluce in provincia di Caserta, Giugliano, Afragola, Qualiano e Nola in provincia di Napoli, se la proposta di Bertolaso verrà accolta, vedranno certificata l’incapacità dei propri amministratori attraverso lo scioglimenti del Consiglio comunale la nomina di un commissario.
La scelta di Bertolaso non trova d’accordo l’assessore all’ambiente di Aversa, uno dei Comuni nel centro del mirino: secondo lui il problema è che “Ad oggi non esistono nella Regione Campania impianti dove è possibile conferire la frazione di umido, per cui la differenziata attuata non può raggiungere le percentuali prescritte per legge”.
Insomma la colpa sarebbe della Regione, si potrebbe sempre sciogliere il Consiglio regionale. Non sarebbe davvero un’idea malvagia…
Siamo alla frutta ormai è gli incapaci devono andare a casa per lasciare posto si spera a persone competenti e serie, ma soprattutto persone vicine alle necessità dei cittadini e non a quelle di delinquenti che voglio fare business con i rifiuti, la cosà che però mi lascia perplesso è: come mai il Sig. Bassollino è ancora al suo posto dopo tutti i danni creati durante la sua gestione sull’emergenza rifiuti?
Anche STRISCIA LA NOTIZIA si occupò dei tanti incarichi che Bassolino diede a decine di persone per efettuare studi su come risolvere il probleme dei rifiuti, studi rimasti nei cassetti delle Regione ma che sono stati regolarmente pagati con i soldi dei contribuenti.
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